Yin Yoga

Secondo la filosofia e la cultura orientale il nostro corpo, così come l’intero Universo, è una miscela di energie Yin e Yang. Il punto di perfetto Equilibrio si genera quando queste due correnti opposte e complementari sono perfettamente bilanciate fra di loro.

La società moderna, però, pone un’enfasi smisurata solo ed esclusivamente sulle qualità Yang, come il movimento, la velocità, l’azione, minando irrimediabilmente quel sacro equilibrio che spesso non riusciamo più a difendere.

Lo Yin Yoga diventa allora un valido aiuto per riportare il giusto livello di Yin in un mondo che corre troppo.

Questa disciplina unisce l’anatomia occidentale con l’antica saggezza della medicina tradizionale cinese e il ritmo lento e profondo del sistema Yogico taoista, rilassando, idratando ed allungando le parti yin del nostro corpo, quali tendini, legamenti, fascia muscolare e articolazioni.

Inoltre, migliora la flessibilità, la mobilità e l’ossigenazione dei tessuti, rilassa il sistema nervoso, riduce gli stati infiammatori e riequilibra la funzionalità degli organi interni. 

Lo yin yoga diventa famoso in tutto il mondo grazie a Paul Grilley che si era a sua volta ispirato al combattente di arti marziali P. Zink e alle teorie sui meridiani del dott. H. Matoyama, comprendendo la connessione diretta di questi canali energetici con determinate posizioni fisiche (Asana). Va inoltre ricordato che lungo i 14 meridiani principali troviamo dei particolari punti che possono essere stimolati proprio attraverso la pressione creata dagli Asana o con la digitopressione, aiutandoci a sciogliere blocchi e ostruzioni più rapidamente. Ciascun meridiano è collegato a un organo e ne influenza direttamente lo stato e la funzionalità.

La pioniera di questa tecnica, Sarah Powers, ha stabilito 3 principi chiave da rispettare:

Trovare il proprio limite: è necessario fermarsi prima di arrivare alle proprie massime capacità di esecuzione di una posizione, in modo da evitare l’attivazione muscolare completa, restando invece in equilibrio tra il non sentre nulla e il sentire troppo;

Restare immobili: è importante contrastare la tendenza a muoversi, distrarsi o agitarsi, al fine addestrare la mente al controllo e all’introspezione;

Tenere la posizione a lungo: il vero lavoro sulla fascia e i tessuti yin del corpo si attiva dopo alcuni minuti, pertanto è consigliabile mantenere una posa per almeno 3 minuti, fino a un massimo di 10, in modo da raggiungere gli strati più profondi dei tessuti corporei.

Vediamo ora insieme i principali benefici di questa pratica:

-Rinforzo delle articolazioni e dei tessuti connettivi

-Maggiore flessibilità e agilità, aumentando il proprio range di movimento

-Miglior funzionamento degli organi grazie all’incremento del flusso sanguigno in determinate aree

-Calma e chiarezza mentale grazie alla riduzione dell’iperattivitá e della tendenza al multitasking

-Sollievo dallo stress grazie a una respirazione più profonda

-Benessere emotivo attraverso un’osservazione imparziale di senza, memorie e stati d’animo

Voi avete mai praticato lo Yin Yoga? Che rapporto avete con questa disciplina? 

Noi vi aspettiamo nel nostro nuovo studio interamente dedicato al benessere per condividere questa meravigliosa esperienza insieme!

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